domenica 11 settembre 2011

Qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato, qualcosa di blu




Andiamo in fila. Qualcosa di vecchio è decisamente sentire sempre le stesse storie, vedere un amico down in a hole losing control (ma con uno stile molto più raffinato di quello della famosa band che ha fatto ciondolare le teste di noi tutti negli anni Novanta), e sapere che non c'è gran ché da fare. Ora, corro il rischio di passare per presuntuosa, ma credo di poter dire che ho gli amici migliori del mondo. Che poi è quello che pensiamo tutti, che ogni scarrafone è bello a mamma soja, quindi vado a dormire con la coscienza pulita. Comunque, quello che volevo dire è che vederli maltrattati, giudicati, o soli, quando a mio avviso dovrebbero essere ammirati come dei diamanti Tiffany, mi scoccia da morire. 
A volte ho l'impressione che sia tutta una questione di mode. Lungi da me toglierle dal piedistallo, le mode, io ne farei qualcuno di riserva, non si sa mai che dovessero perdere un piedino, ma mi sembra che ormai solo ciò che è cheap abbia diritto di esistere, dentro e fuori. (Adesso me lo sono un po' cercato, il ruolo da presuntuosa, ne sono cosciente). Troppa plastica, troppo tutti uguali, troppi mocassini, troppe Kardashians. Sono già in tre, basteranno, no? 
Le differenze spaventano così tanto? Essere profondi vuol dire essere noiosi? Impegnarsi è così duro? Qualcuno una volta mi ha detto che era solo più da amare. 
Ugualmente datati, ma infinitamente più piacevoli (se togliamo il diritto di veto ai piedi), sono un paio di stivali di cui mi ero completamente dimenticata. Alti, con quel Seventies vibe dovuto al fatto che probabilmente quello è il decennio in cui hanno visto la luce, e di color rosso mattone, saranno perfetti per il rugginoso Autunno/Inverno che ci aspetta. Scovare nel guardaroba pezzi perfetti per la moda della stagione mi fa felice. Parlando di profondità, ovviamente.
Qualcosa di nuovo sono di sicuro le ciglia finte individuali. Le mie sono della e.l.f., e le ho comprate di fatto perché costavano un euro e, soprattutto, perché Louise Roe le adora. Dato che io amo lei, e adesso pure le ciglia, sono fiduciosa e immagino un futuro radioso in cui anche lei amerà me, e vivremo un vita fatta di gin tonic e occhi da cerbiatte.
Qualcosa di prestato, dove prestato probabilmente non è il termine più adatto, ma faremo finta di si, sono dei porta gioie indiani che io in realtà uso per i trucchi. Devo dire che c'è voluto del tempo perché l'odore da fine del mondo andasse via, ma adesso sono perfetti, tutti luccicanti sulla coiffeuse, e anche l'offspring li trova parecchio interessanti. I geni, incolpate i geni.
E, alla fine, qualcosa di blu. Fermi tutti che arriva Lui, il meraviglioso Arty Oval Ring di YSL. In realtà non è solo blu, esiste con pietre di vari colori, ma quello su cui ho lasciato l'anima, che di solito apre la strada al portafoglio, è con il turchese. Non inizierò a dire che Alexa Chung li ha tutti, e che è l'anello più particolare che io abbia mai visto, in un mare di chunk rings. Sono sicura che lo sapete già. E se lo avessi saputo anche io, non avrei perso il sonno per poi scoprire che è sold out dappertutto. Ma a me non mi frega nessuno, che non sono mica nata ieri, e ho già iniziato a scrivere la lettera a Babbo Natale.

Balà, versione dell'offspring di voilà, credo di aver finito.
(Vado al matrimonio di mia sorella tra una settimana, l'ispirazione viene da lì)


Stivali vintage

Porta gioie indiani "prestati"
L'unico e solo Arty Oval Ring con turchese, YSL

4 commenti:

Simo_Pisi ha detto...

Molto bello questo post e molto interessanti gli articoli scelti. Sono un tuo follower e mi piacerebbe che mi seguissi: passa ed esprimi un parere sui miei post, outfit, etc. Grazie e complimenti!:)

http://imonfashionblog.blogspot.com/

lucia ha detto...

@Simo_Pisi: fatto! grazie, un bacio! x

willy ha detto...

Ecco, e che fare di quel capo nascosto nell'armadio, che sì potrebbe tornare di moda, ma stranamente è due taglie in meno di quanto ricordassi?
Metti in circolo il tuo amore, diceva coso: con uno swap-party! come quelli organizzati a Bologna al Vanillia:
https://www.facebook.com/#!/pages/NonSoloShopping-news/109452439128315?sk=info
https://www.facebook.com/group.php?gid=49041833699#!/Vanilia.Comics
La mail per i contatti mi piace un sacco: swappete@gmail.com, il suono tipico di quando trovi la cosa PERFETTISSIMA per te quando meno te l'aspetti (e magari la soffi via ad una tua acerrima... amica!).

Detto questo auguri alla sposina, di cuore, e anche al diamante di Tiffany misconosciuto in questione.

lucia ha detto...

@willy: io il capo che avrà ancora qualcosa da dire ma che tanto non mi andrà lo uso un po' come la carota con l'asino. Non che funzioni, per carità.
Per lo swap perché no! Tu ci sei mai stata? Si torna a casa soddisfatte?