martedì 11 ottobre 2011

In fila indiana non si perde nessuno

 Bisogna avere un sacco di tempo per capire quali sono le tue priorità. Che magari sei convinta di avere tutto chiaro, una bella fila ordinata e netta come quando abitavo a Linkoping, ridente cittadina svedese tra Norkopin e Nykoping, e aspettavo il bus, e tutti stavano diligentemente al proprio posto a -20°. Non ci sono mai riuscita.
Se avessi avuto più pazienza, magari avrei potuto usare quel tempo per capire delle cose, invece di spendere tutte le mie corone in taxi. Così ora avrei una rassicurante risposta alla domanda "cosa vuoi fare nella vita". Io nel dubbio, sbarluccico. Che però, a detta di molti, non è una priorità.
Ma chi le mette in fila, le priorità? Chi è quel poveretto che la mattina timbra il cartellino e decide che una è più importante delle altre? E se sei solo, valgono come se sei in due? Delle volte ti pare proprio che le tue siano irrinunciabili, fino al punto di non capire più dove finisce la necessità e inizia l'egoismo. Altre volte ti dici che non sono poi così importanti, che ormai sei una persona adulta e sei in grado di fare delle rinunce, e mentre te lo dici ruoti un po' la testa, come si fa quando ci si vuole convincere.
E' che non si sa mai come va a finire, poi. Che tu rinunci, rinunci, e poi alla fine ti ritrovi come una cretina ad avere detto troppi no. E' come il casinò. Non lo sai mica quando vinci, sennò son bravi tutti. Cos'è più importante, l'oggi o il domani?  Che se io decido di mettere le zeppe, domani, e poi invece piove a dirotto, mi dico che era meglio se non mi toglievo gli stivali, no?
Io ho un'amica che quando le perde di vista, le sue priorità, fa delle gran liste. Dice che così è più facile ritrovarle. A lei piace molto l'idea di essere splendidamente razionale, e di avere dati concreti e oggettivi su cui basare le sue scelte. Io le liste le faccio, poi le perdo e mi dico che tanto vale andarsi a comprare uno smalto, che così mentre si asciuga ho tempo per pensare.


orologio vintage: Enicar, Gioielleria Burnazzi, Rimini
collana vintage: Christian Dior

Ma torniamo a noi. Sbarluccicare, dicevo. Io, oggi, sbarluccico così, con due meraviglie che hanno almeno cinquant'anni e sembrano due bimbe. Che sul domani non so molto, ma sul ieri son preparatissima. Ho anche fatto una lista.

2 commenti:

elisabetta gazzoni ha detto...

Vallo a dire alla Sofia e alla Ruthie, che mai si aspettavano questo spaesamento, e la Sofi che ha pensato che il cibo fosse la massima priorità per sette anni, per poi scoprire che la sicurezza è più importante (ma stanotte ha mangiato un po' di scatoletta). Mi piace anche il coniglio!

Alice ha detto...

Io la lista è da tempo che non la faccio...magari tornerò a farla, chissà. Di certo c'è che tutti gli illuminati puntano sull'hic et nunc...per me, che illuminata non sono, è impresa assai ardua. Ma fidiamoci.
E nel frattempo sbarluccicherei volentieri con del Gore-tex di una noto marchio norvegese.